Gare e appalti, un ufficio unico per tutto il Trasimeno
MAGIONE – Razionalizzare personale e risorse economiche, rafforzando l’efficienza e la professionalità degli uffici pubblici. E’ questa la filosofia con cui i comuni del lago Trasimeno hanno istituito una centrale unica di committenza appalti (Cuc) per tutto il comprensorio. Un solo ufficio chiamato a gestire le gare di sette amministrazioni locali (Castiglione del Lago, Magione, Città della Pieve, Passignano, Panicale, Piegaro e Panicale) – a cui seguirà l’ingresso di Tuoro e probabilmente anche di Corciano – secondo la convenzione approvata dall’Unione dei Comuni nelle scorse settimane. Un cambio di marcia che consentirà un miglior controllo ed una maggiore professionalità nella gestione di tutta la procedura afferente alle gare d’appalto con una sostanziale razionalizzazione della spesa pubblica ed una diminuzione del potenziale contenzioso in materia di appalti pubblici.
Come funziona la centrale unica di committenza dell’Unione Con l’affidamento di tutto l’iter a un unico referente si eliminano i costi connessi alla frammentazione tra comuni della fase istruttoria ed operativa per l’acquisizione di lavori, servizi e forniture oltre ad una evidente riduzione della spesa per la gestione di eventuali ricorsi in virtù della specializzazione e professionalizzazione degli componenti l’ufficio unico. Le funzioni della Cuc sono svolte dall’Unione del Trasimeno per conto di tutti gli enti sottoscrittori presso la sede operativa individuata a Magione in piazza fra Giovanni da Pian di Carpine. A capo del servizio i sindaci hanno individuato l’avvocato Luca Santoni – esperto di bandi e gare con una lunga esperienza nel settore – che da quest’anno è anche divenuto responsabile dell’area tributi del Comune di Magione per il quale sta seguendo la riorganizzazione del servizio di recupero crediti. Più in particolare alla centrale unica di committenza è demandato l’incarico di seguire tutto l’iter di gara che va dalla predisposizione del bando di gara e di tutta la documentazione connessa fino alla formazione della commissione giudicatrice, la gestione degli adempimenti di legge e dell’intera procedura di gara fino all’aggiudicazione dell’appalto. E’ previsto inoltre il supporto al comune interessato dalla gara al fine di supportarlo negli eventuali contenziosi, sempre più frequenti all’interno delle pubbliche amministrazioni.
L’Unione dei Comuni del Trasimeno oggi, funzioni e prospettive Il varo della Cuc Trasimeno è anche l’occasione per fare il punto sull’esperienza della neonata Unione dei Comuni del Trasimeno. Questa ad oggi ha visto confluire sotto la propria competenza le seguenti funzioni: turismo e promozione turistica; progettazione e gestione del sistema locale dei servizi sociali ed erogazione delle relative prestazioni ai cittadini; tutela agli animali d’affezione e lotta al randagismo; progetti di sviluppo d’area vasta e accesso a linee di finanziamento dell’Unione Europea, con particolare attenzione all’intervento territoriale integrato (Iti) Trasimeno attivato dalla Regione Umbria; appalti e gara tramite centrale unica di committenza; osservatorio verso rifiuti zero comprensoriale; nucleo di valutazione posizioni organizzative (entro fine anno). In prospettiva – è l’ambizione dell’Unione dei Comuni riportata all’articolo 5 del suo Statuto – si vorrebbero associare anche le seguenti funzioni ad oggi non in capo ai singoli comuni: ufficio unico per i procedimenti disciplinari; controllo di gestione; servizi informatici e telematici in rete. I comuni aderenti – sempre sulla base dello Statuto – hanno manifestato l’interesse “a promuovere la condivisione di politiche comuni nelle seguenti materie, in vista di successive gestioni associate dei relativi servizi e funzioni: sicurezza e coordinamento della polizia locale; tributi comunali; pianificazione urbanistica e della governance territoriale”. In ultimo lo Statuto richiama la funzione di “tutela e salvaguardia del lago Trasimeno e del bacino imbrifero relativo ai corsi d’acqua del territorio dei Comuni aderenti”, che rappresenterebbe il passaggio sotto le funzioni dell’Unione di competenze ad tutt’oggi in capo a Provincia di Perugia ed ex Comunità montana; tra queste la gestione del demanio lacuale del Trasimeno e delle darsene, nonché gli interventi idraulici di bonifica, in particolare sul reticolo demaniale (fossi di rango demaniale).
Il ruolo “politico” dell’Unione, fare squadra superando il campanilismo Non va dimenticato il compito politico di raccordo tra i diversi comuni che l’Unione del Trasimeno svolge attraverso il presidente, la giunta e il consiglio: tre organi, a costo zero per la comunità, che hanno ampliato e rafforzato il ruolo istituzionale prima svolto, in maniera informale, dalla cosiddetta “Conferenza dei Sindaci”. Un coordinamento necessario ad incrementare il ruolo politico-amministrativo dell’area del Trasimeno rispetto ai livelli regionale e provinciale, nonché a superare atteggiamenti campanilistici che tendono a ridurre il dialogo tra comuni limitrofi anziché favorirne la collaborazione e la sinergia.