Mercatone Uno, asta deserta: sindaco preoccupato va in missione a Roma
MAGIONE – Nessuna offerta di acquisto vincolante, ma prosegue l’attività amministrativa e sindacale per trovare una soluzione alla crisi del gruppo Mercatone Uno. Sulla vicenda interviene Giacomo Chiodini sindaco di Magione, Comune che ospita l’unica sede umbra della catena. «Dobbiamo prendere atto – afferma – della mancanza, al momento, di offerte d’acquisto per il gruppo Mercatone Uno nei termini previsti dal bando pubblicato dal Ministero delle sviluppo economico (Mise). Come già annunciato dai commissari – prosegue il sindaco – si sta già lavorando a un nuovo bando. Sarà premura dell’amministrazione comunale, del sindacato Cisl che a livello regionale segue questa delicata vertenza e dell’assessorato alle attività produttive della Regione umbria, attivarsi affinché questo nuovo tentativo di vendita contenga al suo interno specifiche tutele per i lavoratori coinvolti e per il negozio di Magione. In particolare – continua Chiodini – va evitato lo “spezzatino immobiliare” di una catena che ha fatto la storia del commercio in Italia e per questo mantiene ancora una grande appetibilità imprenditoriale».
Una relazione sulle potenzialità della sede di Magione del Mercatone Uno Nei giorni successivi Chiodini si è recato a Roma ed ha consegnato una relazione al Ministero dello sviluppo economico. Una relazione sulle potenzialità della sede di Magione del Mercatone Uno. A consegnarla, al ministero dello Sviluppo economico, è stato nei giorni scorsi il sindaco della città lacustre Giacomo Chiodini dopo che, all’inizio di settembre, è andata deserta la prima procedura di evidenza pubblica attraverso la quale i commissari straordinari hanno cercato un acquirente per tutti e 80 i punti vendita della società. In attesa che venga definito il nuovo bando Chiodini ha incontrato Cristina Reali, funzionaria delle gestioni commissariali del Ministero alla quale ha consegnato la relazione. E a proposito del nuovo bando il sindaco non nasconde quelle che sono le sue preoccupazioni, in particolare in vista di una possibile penalizzazione del sito di Magione. «Siamo convinti che il negozio di Magione possa avere un buon riscontro – dice – anche se non si può nascondere il timore di una procedura più flessibile in cui alcuni punti vendita, come nel nostro caso in cui il gruppo non è proprietario dell’immobile di vendita, potrebbero essere penalizzati».
Il documento «Nel documento consegnato al Mise – aggiunge il sindaco sono stati riassunti i punti di forza della sede di Magione, l’unica della catena in Umbria: visibilità dalla superstrada e centralità geografica; nuovi investimenti in viabilità con la rotatoria allo svincolo già finanziata da privati e Regione; presenza di un cavidotto di proprietà comunale per fibra ottica; rafforzamento del polo commerciale con l’apertura di un nuovo negozio nelle vicinanze; presenza di immobili di proprietà diretta del marchio (magazzino e torretta per la formazione dei dipendenti). Elementi che ho portato all’attenzione del Ministero a conferma dell’appetibilità della sede, nella quale lavoravano 40 persone ora in cassa integrazione. Rapporti in merito alla vicenda Mercatone Uno proseguono intanto con i tre commissari, in particolare con Vincenzo Tassinari». A seguire la vertenza, oltre al sindaco, sono Valerio Natili per la Fisascat Cisl e il servizio politiche industriali e di competitività del sistema produttivo della Regione Umbria tramite l’assessore regionale Fabio Paparelli. Sono inoltre informati degli sviluppi alcuni parlamentari umbri come Giampiero Giulietti, Walter Verini e il senatore Gianluca Rossi.
La solidarietà ai lavoratori «Ai lavoratori del negozio Mercatone Uno di Magione – conclude – va la nostra vicinanza e solidarietà di fronte all’allungarsi dei tempi per una positiva soluzione della vertenza che li vede coinvolti».