Mercatone Uno, la crisi della catena di negozi tocca anche Magione
La crisi a livello nazionale della catena Mercatone Uno non risparmia il negozio di Magione. Oltre ad esprimere solidarietà e vicinanza a chi vi lavora da anni, si sta cercando di mettere in moto azioni che possano concretamente favorire una positiva soluzione della vertenza. L’obiettivo è difendere l’occupazione. Anche provando a rendere più attrattiva quell’area commerciale, così da incoraggiare – se sarà necessario (speriamo di no!) – altri soggetti a subentrare nell’attività. La riqualificazione dello svincolo in uscita dal raccordo Perugia-Bettolle risponde alla duplice esigenza di migliorare la sicurezza e la viabilità stradali, ma anche di rafforzare il nostro polo commerciale. Oltre seguire con la massima attenzione e a tutti i livelli l’evolversi della delicata vertenza del Mercatone, Magione ribadisce quindi la necessità di un investimento significativo per riqualificare la viabilità della zona commerciale a ridosso della superstrada: un obiettivo che anche la Regione Umbria ha deciso di sposare, individuando lo svincolo tra le opere strategiche regionali. Il Governo inoltre ha posto la catena Mercatone Uno in amministrazione controllata. Dal ministero dello Sviluppo economico, attraverso un decreto firmato dal ministro Federica Guidi, sono arrivate le nomine di tre commissari straordinari che sono Vincenzo Tassinari, Ermanno Sgaravato e Stefano Coen.
Sul tavolo c’è la trattativa con un gruppo che intende rilevare l’attività, o almeno parte di questa. Un passaggio cruciale a cui si lega il destino del negozio di Magione, dove lavorano circa 40 persone. A seguire la vicenda anche Walter Verini e Giampiero Giulietti, due parlamentari umbri, entrambi in contatto con il sindaco Giacomo Chiodini. Quest’ultimo ha già promosso presso la Regione Umbria uno specifico tavolo sulla vertenza, che si è riunito con l’assessore alle attività produttive Vicenzo Riommi alla presenza del responsabile di Fisascat Cisl Valerio Natili ed di alcuni dipendenti.
