Ponte Caina, via libera da Soprintendenza: non è bene culturale
MAGIONE – Dopo una lunga ed a tratti estenuante discussione con la Soprintendenza alle belle arti e al paesaggio dell’Umbria l’amministrazione comunale ha ottenuto parere positivo all’allargamento del ponte sul Caina tra Collesanto e la strada provinciale 172 (zona Pucciarella). Si tratta di un punto trafficato, per la presenza dello svincolo di Mantignana, e pericoloso per la strada strettissima e la visibilità scarsa. L’opera di allargamento, sebbene un po’ rimaneggiata rispetto al primo progetto, garantirà comunque una carreggiata di sette metri. Ottenere il parere positivo della Soprintendenza è stata una mezza odissea, sbloccata di recente grazie ad una dettagliata ricerca dello storico Giovanni Riganelli. A seguire l’articolo sul Corriere dell’Umbria del 3 settembre 2016 a firma di Alice Guerrini.
Nessun valore storico, via libera ai lavori sul ponte Caina
Ci sono voluti anni, ma ora c’è una certezza: il ponte Caina è finalmente pronto per essere consolidato e allargato. Dopo una lunga discussione con la Soprintendenza, durata quasi quattro anni, il Comune di Magione ha finalmente ottenuto parere positivo al progetto che prevede “Il consolidamento delle strutture e dell’arcata del ponte – spiega l’assessore ai Lavori Pubblici, Nazareno Annetti –, l’ampliamento della sede stradale a sette metri con un miglioramento della quota altimetrica della strada comunale così da ridurre l’altezza del dosso e migliorare la visibilità”. Un intervento che sul piano della sicurezza stradale era quindi assolutamente necessario e atteso da tempo: il ponte che si trova in zona Villa di Magione, al confine con il Comune di Corciano, è percorso quotidianamente da molte auto tra cui numerosi mezzi agricoli e mezzi pesanti, ma proprio a causa del dosso molto pronunciato la visibilità è decisamente scarsa. Grande soddisfazione quindi per il sindaco Giacomo Chiodini: “Si è finalmente sbloccata una situazione che andrà a vantaggio della sicurezza stradale. Il progetto si era arenato perché il ponte era considerato bene storico, ma grazie al dipendente comunale, nonché storico e archivista, Giovanni Riganelli è stato possibile dimostrare il contrario. Un contributo davvero importante per il quale lo ringraziamo”. Lo studioso ha infatti dimostrato tramite una dettagliata ricerca storica, con tanto di atti e documenti alla mano, che il ponte Caina era stato distrutto durante la seconda guerra mondiale, ricostruito solo alla fine del conflitto e che quindi le sue attuali sembianze non sono quelle originali. “Ovviamente – continua il primo cittadino – il piano di lavoro progettato dai tecnici dell’area Lavori Pubblici del Comune, non stravolgerà le caratteristiche del ponte, valorizzando le sue specifiche attuali”. Grazie a Riganelli la Soprintendenza ha riconosciuto il ponte come bene non storico dando l’ok a una sua trasformazione, altrimenti impossibile. L’importo dei lavori è di 200mila euro e come spiega l’assessore Annetti 130mila provengono dalla Regione Umbria, mentre 70mila arrivano dalla casse comunali. “L’intervento – concludono sindaco e assessore – è necessario prima di tutto per una questione di sicurezza. Quel tratto di strada, trovandosi in prossimità dello svincolo di Mantigna, è molto trafficato e la scarsa visibilità è un elemento di pericolo”.