Polvese, investimenti su tutti i fronti: si spera in un’estate d’oro

MAGIONE 23/05/2017 – Quella di Isola Polvese promette di essere un’estate da incorniciare. Tra appena una settimana, dopo una lunga attesa, saranno finalmente inaugurati i lavori di restauro dell’antico complesso monastico di San Secondo, meglio conosciuto come convento degli Olivetani. Di proprietà della Provincia di Perugia – come tutta l’isola e le relative pertinenze – l’edificio risale all’XI secolo e rappresenta una straordinaria testimonianza sulla vita nel corso della storia nella più grande delle isole del lago Trasimeno. Un recupero imponente, riguardante sia gli esterni che gli interni, che permetterà all’edificio di diventare un centro di studi di ricerca e didattica ambientale gestito da Arpa Umbria. Più a valle – sul versante Est dell’isola – si lavora alacremente per garantire una stagione estiva all’altezza delle aspettative, malgrado i numerosi lavori ancora in corso. Quali lavori? Lo spiega Anna Lia Sabelli Fioretti in un recente articolo su Il Corriere dell’Umbria del 4 maggio scorso.

(tratto da Il Corriere dell’Umbria del 4 maggio 2017, Anna Lia Sabelli Fioretti) ISOLA POLVESE – Dai bagni di Villa Biagiotti sono stati portati via tutti i sanitari e dalle stanze tutte le porte, poi accatastati sul prato in attesa di essere smaltiti. L’isola Polvese da alcuni giorni è tutto un brulichio di operai che tolgono per sostituire. Mercoledì sono infatti iniziati i lavori di ristrutturazione, sia pure con un po’ di ritardo, della maggior parte degli edifici dell’isola che la Provincia ha dato in gestione fino al 2022 all’Arci, con un canone di 56.500 euro l’anno. “Abbiamo iniziato solo ora gli interventi” precisa il presidente Franco Calzini “perché solo venerdì scorso abbiamo avuto dalla Soprintendenza l’ultima autorizzazione. Nella villa realizzeremo 14 camere di pregio, triple e quadruple, più una suite. Al piano terra rimarrà il ristorante; le cucine verranno rifatte completamente, mentre al posto del piccolo bar ci verrà la reception. Il bar, molto più grande, con anche il fast food per un ristoro veloce, lo abbiamo spostato al piano terra dell’ex casa del custode, dove al primo piano saranno realizzati due miniappartamenti da 50 metri quadri da affittare per le vacanze. Nella foresteria invece vengono allestite 12 piccole camerate per gli stages e i laboratori degli studenti che si fermeranno a dormire ad Isola. Al pianterreno ci sono sale per piccole mostre mercato, vendita prodotti locali, aule per la didattica. Bar con fast food anche alla spiaggia con aggiunta di servizi, docce e spogliatoi.

Costo di tutta l’operazione un milione di euro a carico dell’Officina sociale Umbra, la cooperativa di Arci che si occupa di food, la stessa che gestisce Umbro nel centro storico di Perugia. “In cucina, una sorpresa per tutti, ci sarà uno chef “griffato” che preparerà piatti legati strettamente alla tradizione locale e ai prodotti del territorio, soprattutto pesce, olio e vino. Avrà a disposizione due aiuti, mentre al bare in albergo in piena stagione lavoreranno mediamente otto persone”. L’uliveto, in mano alla Cooperativa Il Progresso, ha ripreso vita dopo che il terreno è stato ripulito dalle erbe infestanti e sono state potate a dovere 2mila delle 5mila piante presenti nell’isola (3 mesi di potatura in 10 persone). Producono come è noto un olio speciale dop, Dolce Agogia, perfetto per condire il pesce. “In passato” dice ancora Calzini “quando l’isola era abitata, l’uliveto era suddiviso in 20 poderi. Grazie allo studio condotto da Andrea Sisti, presidente dell’ordine mondiale degli agronomi, siamo riusciti a ridefinire i confini dei vecchi poderi. Questo ci consentirà la prossima stagione olearia, di poter effettuare la spremitura e di poter tracciare l’olio prodotto sulla base di questa suddivisione”. Tutto dovrebbe essere realizzato entro 90 giorni dalle ditte umbre impegnate nel cantiere (Fagiolari, Caponeri, ecc.) Apertura, dunque, a luglio, ma il ristorante sarà funzionante già dal prossimo 19 maggio.

Fiore all’occhiello è la collaborazione con la cooperativa Pescatori del Trasimeno. Non solo si occuperanno di fornire alle cucine il pesce freschissimo tutte le mattine ma faranno anche del turismo lacustre portando i turisti in giro in barca per far loro conoscere il Trasimeno ed anche, se vorranno, a fare delle battute di pesca. “Come si può vedere” conclude Calzini “l’Arci non è venuta a fare business alla Polvese ma a portare avanti la filiera turismo, ambiente, natura e a riqualificare in modo totale l’isola, dove tra un po’ arriveranno anche l’Arpa e l’Università a fare ricerca nell’ex convento degli Olivetani già completamente ristrutturato. Legambiente si occuperà di educazione ambientale. Noi con “Papaveri rossi”, la coop sociale di Arci, lavoreremo sui centri estivi per i bambini nella prima settimana di luglio. I genitori li porteranno il mattino e li verranno a riprendere il pomeriggio all’imbarcadero di San Feliciano. Buona parte della spesa la sosterremo economicamente noi, i genitori dovranno dare solo un piccolo contributo”.

Il progetto di Arpa Umbria su Isola Polvese in un’intervista a Walter Ganapini

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