Trasimeno in piena, 7 cose da sapere sulla riapertura dell’emissario

10296744_10202279261325454_2194100492856640402_nUn test da cinque centimetri. Entro la fine delle festività natalizie l’emissario del Trasimeno sarà sperimentalmente aperto per verificare – dopo trenta anni d’inutilizzo – la funzionalità del canale artificiale che collega il lago al torrente Caina, e poi da questo al Nestore fino al fiume Tevere. Si tratta di una prova generale per abbassare il bacino da +20 a +15 centimetri sullo zero idrometrico. A quella soglia il livello sarà lasciato libero di salire fino almeno a +27, punto limite per i mesi a forti precipitazioni. E’ un’operazione, in un certo senso “storica”, che desta molta curiosità ed anche qualche critica. E’ utile quindi fare chiarezza su alcuni aspetti: ecco 7 cose da sapere.

Nell’immagine: Pontile degli Spagnoli (Giorgio Brusconi, 2014)

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Zero idrometrico al Trasimeno, quando la pioggia si ferma inizia l’opera dell’uomo

IMG_00000301Il raggiungimento (e superamento) della soglia ideale di livello del Trasimeno è un traguardo di cui nessuno può attribuirsi il merito. Chi ha cercato di farlo è stato oggetto di pungenti ironie sui social network. E’ infatti chiaro a tutti che è solamente l’alta piovosità di quest’anno ad aver portato il lago al suo punto ottimale, lo zero idrometrico. Chi conosce il lago sa che la ciclicità delle oscillazioni è una costante della sua storia. Uno stato di natura che l’uomo può però tentare di limitare e mitigare. Un impegno che le amministrazioni rivierasche devono perseguire con determinazione e che non possono solo demandare ad altri. Continua a leggere