Caserino, assemblea pubblica su metano e posti auto via Garibaldi
MAGIONE – L’amministrazione comunale di Magione ha incontrato gli abitanti di Caserino per presentare alcuni dei progetti che stanno interessando una delle frazioni del comune che, come ha ricordato anche il capogruppo di maggioranza in consiglio comunale, Massimo Ollieri, ha avuto – in questi ultimi anni – una delle maggiori espansioni demografiche del territorio comunale. Un aumento di popolazione che ha richiesto in questi ultimi anni importanti investimenti, soprattutto in infrastrutture”. Tra i lavori realizzati sono stati ricordati il rifacimento di diversi tratti di manto stradale, una nuova condotta dell’acquedotto, tratti di fognature e soprattutto la rete di metanizzazione, realizzata dalla ditta Rosini di Arezzo – a cui sono stati affidati i lavori dalla concessionaria EdmaReti gas – per un importo di circa 100mila euro, nell’area residenziale Ravarro. L’opera consentirà alle circa cento famiglie del posto di potersi allacciare alla rete con una sostanziale riduzione dei costi energetici nelle abitazioni. Il Comune ha inoltre acquisito un’area verde di cui ancora si deve definire la destinazione.
Il recupero dell’area prospicente la chiesetta di Sant’Antonio Il primo cittadino ha poi presentato il progetto che riguarda la riqualificazione dell’area antistante la chiesa di Sant’Antonio, tra via della Cascina e via Garibaldi. I lavori prevedono la sistemazione dell’attuale scarpata in cui verranno ricavati dei nuovi posti auto e costruito un tratto di marciapiede ad uso pubblico. L’opera, per un valore di 150mila euro, verrà realizzata dall’impresa edile EdilGosma a fronte del cambio di destinazione dell’area posta sul dietro della stessa chiesa, sempre di proprietà della famiglia Fiorenzoni. Molte le sollecitazioni giunte dai cittadini, tra cui, la necessità di un marciapiede lungo via Garibaldi, una maggiore manutenzione delle aree pubbliche e dello spazio giochi, l’installazione di dissuasori per limitare la velocità. Tra le problematiche maggiori della zona anche lo stato di abbandono degli edifici della ex-Usl per i quali l’amministrazione sta cercando da tempo un accordo con la proprietà
