Fabbrica Rondini, ecco il progetto di recupero: sarà un polo culturale e ricreativo nel centro storico di Magione.

L’obiettivo è di ristrutturare l’immobile mantenendone inalterate le forme, a partire dal tipico tetto industriale con copertura a shed (o a denti di sega).
All’interno gli spazi avranno molteplici utilizzi con due ingressi, da via degli Orti e da via Solatia. I tempi sono ancora da definire, ma si conta di ottenere il finanziamento tramite fondi europei gestiti dal Gruppo di azione locale (Gal) Trasimeno-Orvietano e di poter aggiudicare l’opera tramite gara pubblica entro l’anno 2019.

Grazie all’architetto Gianluigi Cipolloni per il progetto, promosso a pieni voti dalla Soprintendenza paesaggistica dell’Umbria. Un plauso particolare all’assessore Nazareno Annetti, al delegato alla cultura Vanni Ruggeri e all’ufficio lavori pubblici.

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Fabbrica Rondini, conclusa bonifica: a breve il concorso d’idee

Fabbrica dismessa Rondini Magione(30 dicembre 2015) Eliminazione di elementi in amianto, messa in sicurezza di strutture pericolanti e rimozione di rifiuti e detriti. Si è conclusa da qualche giorno, con questi interventi, la bonifica straordinaria di parte della fabbrica Rondini, edificio industriale dismesso da decenni situato nel centro storico di Magione. L’operazione si è resa necessaria dopo anni di abbandono, seguiti alla chiusura della storica fabbrica produttrice di letti e mobili in ferro e all’acquisto, nel 2005, dell’intera area da parte del Comune di Magione. «L’intervento di bonifica – sottolinea Giacomo Chiodini, sindaco di Magione – era un passo obbligato per garantire la qualità ambientale in una zona ad alta residenzialità. Nei prossimi mesi l’amministrazione procederà alla pubblicazione di un bando per avviare un concorso di idee sulla riqualificazione e il riutilizzo dell’immobile. La posizione della fabbrica all’interno del centro storico di Magione – conclude il primo cittadino – rende di particolare importanza questo progetto che dovrà essere, anche attraverso il concorso di idee e il confronto con i cittadini, il più partecipato possibile». Continua a leggere