Montebuono, il 70esimo dell’eccidio nazista apre il mandato del nuovo sindaco
“Non solo la commemorazione di un avvenimento accaduto settanta anni fa, ma il rinnovo a tenere alta l’attenzione verso tutte le azioni che tendono a minare le basi su cui si fonda la nostra Repubblica”. Con queste parole il deputato Walter Verini, presente alla cerimonia di commemorazione per i settanta anni dell’eccidio di Montebuono, tenutasi domenica 8 giugno, ha ricordato il valore della Resistenza. A ricordare gli avvenimenti, ancora molto sentiti dai cittadini della frazione di Magione anche per la presenza di familiari delle vittime, sono stati il neo sindaco Giacomo Chiodini – alla prima significativa iniziativa pubblica del proprio mandato – e lo storico Vanni Ruggeri, quest’ultimo accompagnato dalle letture di documenti dell’epoca eseguite da Gianni Dentini. Lo storico ha ripercorso gli avvenimenti che precedettero la violenta risposta tedesca ricordando che: “a partire dal primo pomeriggio di sabato 7 giugno 1944 un consistente ed ininterrotto passaggio di truppe naziste, in transito sulla strada provinciale verso Chiusi, attraverso il magionese e la piana di Montebuono, aveva messo in allarme i contadini”. Allarme che si dimostrò fondato viste le innumerevoli razzie di bestiame che si succedettero a questo passaggio. “Quando la mattina seguente, con i contadini in chiesa a sentir messa, si perpetrò l’ennesima razzia di bestiame a danno di alcune case coloniche, l’ineluttabilità di una reazione armata apparve incarnare in sé tanto i caratteri dell’insorgenza rurale di lontana memoria quanto più consapevoli istanze politiche nella volontà popolare di affrancarsi dall’occupazione nazista”. Sotto il comando del tenente Lanfranco Bonanno i contadini si ribellarono alla prepotenza dei nazisti che risposero uccidendo undici contadini e ferendone altri tre. Solo l’intervento del parroco don Antonio Fedeli, che si offrì come ostaggio, riuscì ad evitare indiscriminate e sanguinose rappresaglie nei paesi vicini.
Sotto il fuoco nazista caddero Carlo Battigambe, Angelo Belfico, Sestilio Burattini, Alfredo Cipolloni, Angelo Fagioli, Quartilio Fagioli, Renzo Felicioni, Sante Mencaroni, Gaetano Pedetti, Fernando Renaglia, Franco Zeetti il cui ricordo il sindaco Giacomo Chiodini ha onorato con un diploma consegnato ai familiari. “Un’importante occasione per ricordare quanti hanno perso la vita perché si potesse avere un paese libero dove poter crescere e vivere senza più la guerra” ha dichiarato Francesco Innamorati, Presidente del Comitato provinciale Anpi di Perugia già partigiano del Gap di Perugia, arruolato nel Gruppo di Combattimento Cremona e decorato al Valore Militare. Presente il comandante della stazione dei carabinieri di Magione, Vincenzo Crecco. L’iniziativa, promossa dal Comune di Magione, è stata organizzata in collaborazione con l’Associazione nazionale partigiani italiani-ANPI, la Pro Loco e la Filarmonica di Agello. Montebuono, Monumento al Partigiano (una scheda di Vanni Ruggeri in www.magionecultura.it)