Monte del Lago, demolizione ex depuratore: una struttura in cemento abbandonata e fuori uso

MAGIONE – Il depuratore di Monte del Lago è stato abbattuto. Realizzato negli anni Ottanta sulle rive del Trasimeno, l’impianto è stato dismesso nel 1997 con l’introduzione del nuovo sistema di collettamento fognario centralizzato che ha messo fuori servizio i vari “depuratori di frazione” ingombranti e poco efficienti. All’abbattimento dell’edificio – avvolto da anni da una fitta vegetazione – è seguita la bonifica del sito con una generale sistemazione ambientale dell’area. La bonifica di questa zona di pregio paesaggistico e naturalistico è stata finanziata per oltre 200mila euro dall’assessorato all’Ambiente della Regione Umbria nel quadro dei progetti integrati Trasimeno e Tevere. Era da tempo che la popolazione residente sollecitava questo tipo di intervento e il Comune di Magione ha indicato in occasione di un contributo regionale. Per il Comune di Magione sono da ringraziare l’ufficio lavori pubblici, anche per la rapidità nella gestione degli aspetti burocratici necessari per un intervento in un’area particolarmente vincolata, e gli assessori Vanni Ruggeri e Ollieri Massimo che hanno seguito l’iter di finanziamento, autorizzazione e realizzazione dell’opera. SEGUE GALLERIA FOTO

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Amazon a Magione, l’inaugurazione dello stabilimento che servirà l’Umbria

MAGIONE – Il colosso dell’e-commerce ha aperto le porte del deposito realizzato a tempo di record, meno di un anno, dalla Generale Prefabbricati di Perugia al posto del vecchio capannone della Sogeco, non lontano dall’Autodromo dell’Umbria a Bacanella di Magione. Il nuovo stabilimento è stato presentato alla stampa e alle istituzioni con il taglio del nastro alla presenza dei sindaci di Magione e Passignano Giacomo Chiodini e Sandro Pasquali, la presidente della Regione Donatella Tesei, il prefetto di Perugia Armando Gradone e i consiglieri regionali Simona Meloni ed Eugenio Rondini. La struttura di Magione è grande 7 mila metri quadrati «ed è ancora in rodaggio» spiega Sergio Panico, responsabile di Amazon Italia logistics per il Centro-Sud Italia. Tra Lazio, Umbria, Marche, Abruzzo e Toscana sono dieci le strutture di Amazon aperte: due, come quella di Passo Corese, sono centri di distribuzione (dove la merce è stoccata in attesa di essere venduta e spedita), mentre le altre otto sono «depositi di smistamento» come Magione. A regime quest’ultimo darà lavoro a circa cento persone, 30 delle quali lavoreranno all’interno del centro con contratto a tempo indeterminato del settore logistica (un quinto livello da 1.680 euro lordi al mese), mentre gli altri 70 sono gli autisti delle consegne, che fanno capo alle aziende del territorio. «Ai lavoratori – dice Panico – offriamo anche benefit e investimenti in formazione».

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